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Configurare un web server su Mac OS X Leopard

Un tutorial passo per passo per installare e configurare un ambiente LAMP sull'ultimo sistema operativo di Apple
Un tutorial passo per passo per installare e configurare un ambiente LAMP sull'ultimo sistema operativo di Apple
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Con l'uscita di Leopard, l'ultimo sistema operativo della Apple per Mac, alcuni sviluppatori si sono trovati ad affrontare e risolvere alcuni problemi relativi a dei cambiamenti, a volte banali, a volte un po' più complessi, del sistema e delle sue componenti relative al server web Apache.

Innanzitutto Leopard contiene una versione aggiornata di Apache (v.2.2.8), sono cambiate perciò alcune cose nei percorsi dei file rispetto a Tiger.

È poi già installata una versione recente di PHP (v.5.2.5) ma deve essere abilitata.

Esiste già una versione aggiornata anche di Ruby e Ruby on Rails, ma andremo comunque a scaricarne un'altra e a installarla nella nostra "Sabbiera" (Sandbox, in inglese), una cartella cioè, la cartella "usr/local/" derivante dal mondo UNIX, che ci permetterà di gestire autonomamente le nostre installazioni software senza timori e con diversi vantaggi.

Perché affidarci a questa soluzione e non utilizzare semplicemente la versione già installata col sistema operativo? Per molteplici ragioni, tra cui quella di evitare che con gli aggiornamenti di sistema le configurazioni, le gemme e quant'altro vengano cancellate, spostate, sostituite etc. Ma anche per capire come funziona il Terminale in generale e un po' di più il mondo UNIX in particolare. Molto utile, poi, la possibilità data da questo sistema di trasferirvi su un altro computer senza fatica: basta copiarvi la cartella. Possiamo inoltre decidere di installare le ultime versioni, o addirittura versioni beta dei programmi di cui abbiamo bisogno, senza alterare l'installazione standard del sistema operativo.

Affronteremo in questo articolo, quindi, la configurazione del server HTTP di Apache presente in Leopard, l'abilitazione del modulo PHP pre-installato, l'installazione e la configurazione di MySQL, l'installazione e la configurazione di PhpMyAdmin, l'installazione e la configurazione di Ruby e Ruby on Rails.

Primi passi

Per prima cosa installiamo, se non lo abbiamo già fatto, gli XCode Tools, presenti nel cd di installazione di Leopard come installazione opzionale, tramite il pacchetto XcodeTools.mpkg. Questo è un passaggio da non saltare, XCode ci servirà come compilatore per i sorgenti che scaricheremo.

Cominciamo da Apache

Su Leopard, come abbiamo detto, è gia presente un server Apache. Per attivarlo utilizziamo le Preferenze di sistema attivando la Condivisione web nella sezione Condivisione.

Colleghiamoci quindi al nostro server, per vedere se funziona, al seguente indirizzo: http://localhost/. Dovremmo essere in grado di visualizzare la pagina di benvenuto del nostro server locale, come nell'immagine seguente:

Figura 1 - Pagina indice di Apache

Pagina Di Benvenuto Di Apache Thumb

Questa è la pagina index presente nella cartella principale del nostro server che si trova in "/Library/WebServer/Documents", ovvero nella cartella "/Libreria/WebServer/Documents" ("Libreria" non è altro che un alias in italiano alla cartella originale in inglese "Library" per cui, per accedervi da Terminale, dovrete digitarla in inglese).

Esiste anche un altra cartella che viene utilizzata dal Mac tramite il server web HTTP di Apache, la cartella "Siti", dove risiede "Il nostro sito web personale". La cartella "Siti" si trova nella nostra cartella utente e visualizza un eventuale nostro sito web disponibile a tutti gli altri computer in rete tramite l'indirizzo http://localhost/~VOSTRO_NOME_UTENTE/, dove per "VOSTRO_NOME_UTENTE" si intende il nome della vostra cartella utente contenuta nella cartella "Utenti" (Users).

Bene, essendo la cartella "Siti" nella nostra cartella utente, preferiamo tenere lì anche tutti gli altri siti che andremo a realizzare. Per farlo dovremo configurare e personalizzare il nostro web server. Lo faremo utilizzano il Terminale.

Nota: Il simbolo "~" (tilde) lo ottenete digitando sul Mac la combinazione di tastiera
Alt+5. Nel Terminale sarà un'utile scorciatoia per indicare il percorso alla vostra cartella utente, senza dover scrivere "/Users/VOSTRO_NOME_UTENTE". Vi basterà scrivere "~/" come vedremo tra poco.

Il Terminale

Utilizzeremo adesso il Terminale. Lo trovate in "Applicazioni/Utilità/Terminale".
Aprite l'applicazione, vi ritroverete nella finestra dei comandi.

Per cominciare, se avete disattivato il server, potete riattivarlo utilizzando l'apposito comando da Terminale. Digitate, quindi

sudo apchectl graceful

seguito da
invio. Inserite la password di amministratore e un altro
invio
per eseguire il comando. Per disattivare Apache utilizzerete il comando

sudo apchectl stop

Semplice, vero?

Nota: il comando sudo effettua delle operazioni a livello di Super User, ovvero di amministratore, vi verrà chiesto, quindi, di inserire la vostra password.

Una volta avviato il server, ci sposteremo nella cartella che contiene le impostazioni del nostro server Apache. Scriviamo, quindi, nel Terminale:

cd /etc/apache2

Questo è il comando (cd, call directory) che ci porterà nella cartella "apache2" contenuta nella cartella "etc" nella root "/" del nostro computer (il 'punto iniziale' della gerarchia di cartelle del nostro Mac). Potete anche aprire la cartella nel Finder come fareste comunemente con il mouse per capacitarvi di cosa contiene la cartella ed avere una corrispondeza visuale a ciò che avete appena digitato nel Terminale con il comando
open /etc/apache2.

Bene, ci troviamo adesso nella cartella del nostro server Apache su Mac .Digitate ls
per visualizzare il contenuto della cartella.

Troverete un file, "http.conf": questo è il file di configurazione di Apache. Sempre nella stessa cartella troverete una cartella "original", digitate ls -l original
per visualizzarne il contenuto. Questa cartella contiene un file e una cartella che, grazie all'opzione "-l" avremo visualizzato per colonne e, soprattutto, con qualche informazione in più.
Ciò che vediamo dovrebe essere quanto segue:

drwxr-xr-x 13 root wheel 442 20 Mar 12:03 extra
-rw-r--r-- 1 root wheel 17543 20 Feb 21:07 httpd.conf

Il primo carattere della riga relativa ad un elemento ci indica se si tratta di una cartella "d" o di un file "-"; dopo abbiamo i permessi associati al file o alla cartella, gli elementi contenuti, il proprietario (root), il gruppo (wheel), la dimensione in byte, la data dell'ultima modifica e il nome.

Questi sono i file originali di Apache duplicati e spostati da Leopard in questa cartella a scopo di backup. Prendiamo spunto. Duplichiamo e spostiamo i file "originali" di Leopard in una cartella a scopo di backup anche noi, nel caso dovessimo commettere degli errori.

Digitiamo nel Terminale il comando per creare una nuova directory come amministratore, digitando sudo, seguito da mkdir (make directory), e, infine, dal nome della cartella:

sudo mkdir original.leopard

Copiamo quindi il file "http.conf" e la cartella "Extra" nella cartella "orginal.leopard" appena creata tramite il comando

sudo cp -R httpd.conf extra original.tiger/

Bene, adesso possiamo modificare più tranquillamente i file di configurazione di Apache. Con un qualsiasi editor di testi, (io utilizzo Texmate che mi mette a disposizione un comodo comando per il Terminale "mate" che mi permette di aprire il file indicato nell'applicazione) aprite il file "http.conf":

mate http.conf

Cambiamo quindi la cartella di default dei nostri siti perché diventi la cartella "Siti" (Sites) presente nella nostra cartella utente. Portiamoci alla linea 163 e modifichiamo il percorso indicato da

DocumentRoot "/Library/WebServer/Documents"

a

DocumentRoot "/Users/VOSTRO_NOME_UTENTE/Sites"

avendo cura, come sopra, di sostituire VOSTRO_NOME_UTENTE con il corretto valore.

Ancora, alla linea 190, modificate i percorso che vedete da

<Directory "/Library/WebServer/Documents">

a

<Directory "/Users/VOSTRO_NOME_UTENTE/Sites">

Bene, per rendere effettivi i cambiamenti, riavviate il server web. Da Terminale digitate direttamente

sudo apachectl restart

Perfetto, colleghiamoci adesso all'indirizzo http://localhost/: dovremmo visualizzare la nostra pagina index.html presente nella cartella "Siti" nella home del nostro utente, come illustrato nel seguente screenshot:

Figura 2 - Pagina indice della cartella Siti

Pagina Di Benvenuto Di Apache Thumb

In questo modo saremo in grado di utilizzare la cartella "Siti" nella nostra cartella utente come cartella di default per il server.

Attiviamo l'installazione PHP presente in Leopard

Adesso attiveremo l'installazione standard di PHP presente nell'installazione di Leopard. Sempre nel file "http.conf" portiamoci alla riga 114 e cancelliamo il simbolo "#". Cancellando il simbolo "#" a inizio riga faremo in modo che la riga venga interpretata come codice e non più come commento. Modifichiamo la riga da così

#LoadModule php5_module libexec/apache2/libphp5.so

a così:

LoadModule php5_module libexec/apache2/libphp5.so

Bene, il modulo per PHP dovrebbe essere attivo. Verifichiamo creando un file che ci permetta di controllare il modulo PHP installato e la sua configurazione. Create con il vostro editor di testi preferito un nuovo file in un cartella "test" nella cartella "Siti" nella vostra cartella utente e incollatevi dentro il seguente codice:

<?php phpinfo(); ?>

Salvate nominando il file "php_info.php". Collegandoci all'indirizzo http://localhost/test/php_info.php dovremmo essere in grado di visualizzare la pagina di versione di PHP come illustrato nel seguente screenshot:

Figura 3 - Pagina che illustra la versione installata di PHP

Pagina Di Benvenuto Di Apache Thumb

Ultima configurazione riguardante PHP riguarda il fatto che andrà a cercare il file "mysql.sock" nella cartella "/var/mysql/", mentre l'attuale versione di MySql (al 31/3/08) crea il file nella cartella "/tmp/mysql/". Dobbiamo pertanto indicare a PHP il percorso corretto modificando il file di configurazione di PHP. Il file ancora non esiste ma ne esiste una copia nella cartella "/etc/" chiamato "php.ini.default". Spostiamoci nella cartella "/etc/", duplichiamolo e rinominiamolo da "php.ini.default" a "php.ini"con il seguente comando da Terminale:

cd /etc/
sudo cp php.ini.default php.ini

Avremmo potuto eseguire il comando da qualsiasi posizione, nel Terminale, semplicemente indicando il percorso completo al file come nel seguente esempio:

sudo cp /etc/php.ini.default /etc/php.ini

o addirittura indicare un percorso differente per il file copiato. Per maggiori informazioni, come al solito, digitate man cp. Il principio è valido per quasi tutti i comandi da Terminale.

Apriamo il file con il nostro editor di testi e portiamoci alla riga 760 dove dovrebbe trovarsi la stringa "mysql.default_socket = ". Se non doveste trovarla in quella riga effettuate una ricerca. Indicate come percorso "/tmp/mysql.sock" modificando la stringa come nel seguente esempio:

mysql.default_socket = /tmp/mysql.sock

Portatevi nuovamente alla riga 795, cercate la stringa "mysqli.default_socket = /tmp/mysql.sock" e modificatela come segue:

mysqli.default_socket = /tmp/mysql.sock

Chiudete e salvate il file.

Adesso siamo pronti ad installare MySQL sul Mac. Insieme alla configurazione di Ruby e Rails sarà il tema del prossimo appuntamento.

Compilare e installare MySQL dai sorgenti

Perché non installiamo MySQL dal comodo .dmg che troviamo sul sito del progetto? Per diversi motivi. Il primo è che abbiamo così la possibilità di configurarlo secondo le nostre esigenze. Impareremo, poi, a compilare e installare un pacchetto dai sorgenti. Al momento, inoltre, il pacchetto per Leopard contiene alcuni bugs, come il pannello delle preferenze non funzionante così come gli elementi di avvio automatico del pacchetto.

Per prima cosa, se avete precedentemente installato MySQL sul Mac usando il .dmg di installazione fornito da MySQL, dovrete disinstallarlo eliminando ogni file correlato. Eseguite, prima, il backup di ogni vostro dato precedentemente creato nei vostri database e digitate nel Terminale:

sudo rm /usr/local/mysql

Se avete, inoltre, installato il pacchetto di avvio automatico di MySQL, dovrete cancellare anche quello:

sudo rm -rf /Library/StartupItems/MySQLCOM/

Sempre da Terminale portiamoci nella cartella "/usr/", dove abbiamo detto creeremo la cartella "local/" per le nostre installazioni software, tramite il comando:

cd /usr/

Creiamo la cartella "local/" se ancora non esiste, con al suo interno una cartella "src/" che ci servirà per i download dei sorgenti utilizzando l'opzione "-p" che creerà le cartelle intermendie, qualora non dovessero già esistere:

sudo mkdir -p /usr/local/src/

Abbiamo creato, così, in un colpo solo, le cartelle "local/" e "src/". La cartella "src/" però eredita gruppo e permessi che non ci permetterebbero di eseguire la compilazione del codice sorgente dei pacchetti che vi andremo a scaricare; per cui, dovremo cambiarne sia il gruppo, che i permessi. Digitiamo:

sudo chgrp admin /usr/local/src

per cambiare il gruppo della cartella ad "admin". Digitiamo, ancora:

sudo chmod -R 775 /usr/local/src

per assegnare tutti i permessi–lettura/scrittura/esecuzione–al gruppo "admin". Se volete approfondire su gruppi e permessi vi consiglio il link UNIX permissions help per una visione generle dei permessi UNIX, e il link Chmod help per l'utilizzo del comando "chmod".

Molto interessante anche la pagina del manuale UNIX di base sul sito del progetto FreeBSD, e la sezione 3.3 Permissions specifica sui permessi.

Prima di procedere, inoltre, dovremo indicare al Terminale dove andare a cercare le applicazioni da eseguire, tramite i comandi del Terminale, prima di cercarle nei percorsi di default. Questa è una variabile di ambiente tipica del mondo UNIX e per impostarla creeremo un semplice file di testo, chiamato ".bash_login" situato nalla nostra cartella utente (quella con il simbolo della casetta, ma potete usare la "tilde" per abbreviare) che viene eseguito ogni qualvolta lanciamo il Terminale e che contiene il percorso alla nostra cartella "local/". Digitiamo nel Terminale:

mate ~/.bash_login

Se non avete TextMate, digitate:

nano ~/.bash_login

e incollate nel file la seguente stringa:

export PATH="/usr/local/bin:/usr/local/sbin:/usr/local/mysql/bin:$PATH"

senza spazi o ritorni a capo. Questo ci consentirà di indirizzare le richieste delle applicazioni da riga di comando, alle giuste cartelle.

Dopo questi preliminari, cominciamo a scaricare i codici sorgenti di MySQL, sempre tramite Terminale. Spostiamoci nella cartella "src/":

cd /usr/local/src/

Iniziamo il download dei file sorgenti dell'ultima versione stabile, ad oggi, disponibile, tramite il comando "curl":

curl -O http://mysql.he.net/Downloads/MySQL-5.0/mysql-5.0.51a.tar.gz

Estraiamo il pacchetto con il comando "tar":

tar xzvf mysql-5.0.51a.tar.gz

e spostiamoci nella cartella appena creata:

cd mysql-5.0.51a

Adesso compileremo i sorgenti per creare l'installazione del pacchetto MySQL scegliendo delle opzioni di installazione ad hoc per il nostro Mac.

Digitiamo nel Terminale:

./configure
--prefix=/usr/local/mysql
--localstatedir=/usr/local/mysql/data
--libexecdir=/usr/local/mysql/bin
--libdir=/usr/local/mysql/lib
--with-server-suffix=-standard
--enable-thread-safe-client
--enable-local-infile
--enable-shared
--with-zlib-dir=bundled
--with-big-tables
--with-readline
--with-archive-storage-engine
--with-innodb
--with-extra-charsets=complex
--without-docs
--without-bench

Una volta terminato il processo, digitate:

make

Ci vorrà un pochino perché il pacchetto di installazione venga creato. Appena terminato il processo passeremo alla vera è propria installazione, per la quale digiterete:

sudo make install

Inserite la password di amministratore se richiesta e premete invio.

Bene, il pacchetto MySQL è installato. Adesso non ci resta che fare in modo che il server di MySQL parta automaticamente all'avvio di Mac OS X. Utilizzeremo, per questo, launchd, per il quale dovremo creare un file di preferenze che indichi al programma di avviare il server di MySQL all'avvio del Mac.

Con il vostro editor preferito create il file sul desktop chiamandolo "com.mysql.mysqld.plist", inserendo il seguente testo nel file:

<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?>
<!DOCTYPE plist PUBLIC "-//Apple//DTD PLIST 1.0//EN" "http://www.apple.com/DTDs/PropertyList-1.0.dtd">
<plist version="1.0">
<dict>
<key>KeepAlive</key>
<true/>
<key>Label</key>
<string>com.mysql.mysqld</string>
<key>Program</key>
<string>/usr/local/mysql/bin/mysqld_safe</string>
<key>RunAtLoad</key>
<true/>
<key>UserName</key>
<string>mysql</string>
<key>WorkingDirectory</key>
<string>/usr/local/mysql</string>
</dict>
</plist>

Proviamo utilizzando Nano digitando nel Terminale:

nano ~/Desktop/com.mysql.mysqld.plist

Incollate il testo nel file salvate con ctrl
+
x

digitando
y
per confermare e
invio
per accettare nome e percorso file.

Spostiamo adesso il file nell'apposita cartella di Mac OS X perché il server venga avviato con l'avvio del sistema:

sudo mv ~/Desktop/com.mysql.mysqld.plist /Library/LaunchDaemons

e cambiamone il proprietario a "Root":

sudo chown root /Library/LaunchDaemons/com.mysql.mysqld.plist

Quasi fatto, l'ultimo passo è quello di avviare manualmente il server di MySQL per la prima volta digitando nel Terminale:

sudo launchctl load -w /Library/LaunchDaemons/com.mysql.mysqld.plist

Non avrete alcuna risposta dal Terminale ma se tutto è andato bene dovreste ora essere in grado avviare la riga di comando di MySQL, digitate:

mysql -u root -p

alla richiesta della password non digitate nulla e premete invio, poiché attualmente la password di amministratore non è impostata. Dovreste essere in grado di visualizzare il messaggio di benvenuto di MySQL:

Welcome to the MySQL monitor. Commands end with ; or g.
Your MySQL connection id is 1
Server version: 5.0.51a-standard Source distribution
Type 'help;' or 'h' for help. Type 'c' to clear the buffer.
mysql>

Complimenti, avete installato MySQL compilandolo da sorgenti.

Se per qualsiasi motivo doveste fermare MySQL, lo potete fare manualmente tramite il comando:

sudo launchctl unload -w /Library/LaunchDaemons/com.mysql.mysqld.plist

Per riavviarlo nuovamente:

sudo launchctl load -w /Library/LaunchDaemons/com.mysql.mysqld.plist

Installiamo infine la gemma per la libreria di MySQL per Rails:

sudo env ARCHFLAGS="-arch i386" gem install mysql -- --with-mysql-config=/usr/local/mysql/bin/mysql_config

Dovreste vedere una schermata del tipo:

Select which gem to install for your platform (universal-darwin9.0)
1. mysql 2.7.3 (mswin32)
2. mysql 2.7.1 (mswin32)
3. mysql 2.7 (ruby)
4. mysql 2.6 (ruby)
5. Skip this gem
6. Cancel installation

Selezionate l'ultima versione della serie "(ruby)", in questo caso la "3".

Siamo adesso pronti alla nostra installazione di Ruby e Ruby on Rails. Nel caso, però, che qualcosa fosse andato storto, potrete disinstallare MySQL tramite i seguenti comandi:

cd /usr/local/src/mysql-5.0.51a
sudo make uninstall
sudo launchctl unload -w /Library/LaunchDaemons/com.mysql.mysqld.plist
sudo rm /Library/LaunchDaemons/com.mysql.mysqld.plist

Non dimentichiamo di cambiare le password dell'utente "root", attualmente non impostata, e quelle dei due account anonimi che MySQL crea automaticamente durante l'installazione (questi ultimi possono anche essere cancellati). Per maggiori informazioni seguite queste semplici indicazioni per la sicurezza post-installazione di MySQL.

Installiamo Ruby e Ruby on Rails

Adesso, creeremo la nostra installazione di Ruby e Ruby on Rails. Per prima cosa, portiamoci nella nostra cartella di download:

cd /usr/local/src/

Scarichiamo l'ultima versione di "Ruby" (attualmente la Ruby 1.8.6-p114):

curl -O ftp://ftp.ruby-lang.org/pub/ruby/1.8/ruby-1.8.6-p114.tar.gz

Estraiamo il file:

tar xzvf ruby-1.8.6-p114.tar.gz

Spostiamoci nella cartella appena creata:

cd ruby-1.8.6-p114

e configuriamo l'installazione:

./configure --enable-shared --enable-pthread CFLAGS=-D_XOPEN_SOURCE=1

Creaiamo il file di installazione:

make

E installiamo:

sudo make install

Controlliamo che l'installazione sia andata a buon fine e che sia stata eseguita nella giusta cartella tramite il comando

which ruby

Se tutto è andato bene dovremmo ricevere come valore:

/usr/local/bin/ruby

Passiamo adesso ad installare RubyGems. Come al solito, scarichiamo il programma:

curl -O http://files.rubyforge.mmmultiworks.com/rubygems/rubygems-1.1.0.tgz

Decomprimiamolo:

tar xzvf rubygems-1.1.0.tgz

Spostiamoci nella cartella decompressa:

cd rubygems-1.1.0

Eseguiamo il setup dell'applicazione tramite Ruby:

sudo /usr/local/bin/ruby setup.rb

Fatto, una nuova scintillante versione di RubyGems è installata senza aver intaccato l'installazione originale di Leopard.

C'è un piccolo problema però. Nella "nostra installazione" non abbiamo nessuna gemma installata, al contrario dell'installazione di sistema. Andremo perciò a reinstallare tutte le gemme che sono installate di default con Leopard.

Installiamo per prima Ruby on Rails:

sudo gem install rails -v '1.2.6'

Attenzione. L'ultima versione di Rails è la 2.0.2

Stiamo installando la versione 1.2.6 poichè, al momento, esiste un solo libro, in inglese, aggiornato alla versione 2 di Rails, e vari pdf/tutorials in giro per la rete. Potendo accedere prevalentemente a documentazione relativa alla versione 1.2.6, ho pensato che fosse opportuno cominciare ad installare questa versione. Potrete, in seguito, effettuare l'upgrade e poter studiare i cambiamenti, le novità o le funzioni deprecate della versione 2.x.x

Chiaramente potrete installare direttamente l'ultima versione di Rails semplicemente digitando:

sudo gem install rails

Questa è una delle comodità di avere una propria versione di Rails sul Mac.

Installaiamo quindi tutte le altre gemme presenti con Leopard, possiamo installarle una a una o tutte insieme, scegliamo l'ultima soluzione:

sudo gem install
acts_as_ferret
capistrano
cgi_multipart_eof_fix
daemons
dnssd
fastthread
fcgi
ferret
gem_plugin
highline
hpricot
libxml-ruby
mongrel
needle
net-sftp
net-ssh
RedCloth
ruby-openid
ruby-yadis
rubynode
sources
sqlite3-ruby
termios

e la gemma per MySQL a cui dobbiamo indicare il percorso alla nostra installazione:

sudo gem install mysql -- --with-mysql-dir=/usr/local/mysql

Per visualizzare tutte le gemme installate, digitate:

gem list

Non ci resta che installare phpMyAdmin per la gestione visuale dei database di MySQL.

Installiamo PhpMyAdmin

Esistono diversi programmi con interfaccia grafica per la gestione di MySQL su Mac, dall'ottimo donationware CocoaMySQL agli stessi, ottimi, programmi forniti da MySQL AB gratuitamente tra cui MySQL Administrator e MySQL Query Browser.

Oltre a queste validissime alternative, una delle più complete offerte è data da PhpMyAdmin. Un'interfaccia web, open source con la quale possiamo amministrare completamente MySQL sia in locale sul nostro computer che in remoto su un nostro server.

Per installare PhpMyAdmin in locale, semplicemente, scaricatene l'ultima versione dal sito del progetto.

Attualmente l'ultima versione è la phpMyAdmin 2.11.5.1. Scompattate il file nella cartella siti, per comodità rinominatela "pma".

Bene, collegatevi adesso all'indirizzo http://localhost/pma/ dove dovreste vedere l'interfaccia dell'applicazione. Potrete creare database, tabelle, utenti e tutte quelle operazioni che potreste fare anche da riga di comando ma un po più comodamente.

Buona programmazione a tutti.

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